Meeting dei Gracchi - Nepi, 1 ottobre 2011

Sebbene, a guardare il calendario astronomico, siamo già in autunno, il bel tempo continua ad assistere le nostre uscite giornaliere, regalandoci la più classica delle ottobrate romane: cielo terso, sole splendente ma temperatura gradevole, specie nelle ore mattutine, allorché, di buon ora, gli equipaggi che converranno al raduno provvedono a tirar fuori le proprie vetture dai garage per approssimarsi al punto di ritrovo. Cessata la calura estiva, il clima più fresco e asciutto regala sollievo, durante il percorso e per l’intera giornata, agli equipaggi impegnati nella guida e ai motori delle nostre amate compagne.


Questa volta siamo davvero in tanti: all’appuntamento sulla piazza principale di Castel Sant’Elia, all’ombra della torre campanaria, contiamo 32 vetture e 58 presenti; numeri di tutto rispetto, da far invidia a un raduno nazionale. Tra questi, due equipaggi provenienti dall’Umbria e ben sette MG, dei modelli più recenti, appartenenti agli Amici del gruppo MGF/TF Italian Friends, guidati dal dinamicissimo Patrizio Dessì, che hanno condiviso con noi questo splendido evento.
Ad accoglierci c’è il Sindaco in persona, il quale ci accompagna in un’interessante escursione del centro storico del paese che ha dato i natali a Roberto Martinangeli, tutto racchiuso all’interno della cinta muraria e che termina su uno sperone di roccia che, a sua volta, si affaccia sulla forra circostante e dal quale è possibile ammirare, più in basso, l’abbazia di Sant’Elia. Dopo una breve passeggiata sugli spalti delle mura, tanto per scattare qualche foto aerea della piazza sottostante nella quale sono schierate in bell’ordine le nostre MG, eccoci riuniti per la tradizionale foto di gruppo sul belvedere che chiude la piazza stessa a stappare bottiglie di Prosecco in un brindisi beneaugurante per la buona prosecuzione della giornata e per un prossimo ritorno a Castel Sant’Elia onde poterne scoprire, con tutta calma, le bellezze artistiche e naturali, appena intraviste.
Riprese le auto, in pochi minuti siamo a Nepi e anche qui parcheggiamo le vetture disposte in formazione da parata sui quattro lati della piazza principale che ci è stata interamente riservata nell’occasione. Pare di rivedere una scena già vissuta nel 2003, in occasione della VI edizione del Trofeo Settecolli che quell’anno ebbe inizio proprio nella piazza di Nepi, ma, fatti i raffronti con le foto dell’epoca, stavolta le vetture sembrano essere addirittura di più. In attesa della guida, che sarebbe dovuta già essere lì ad attenderci ma che ancora non si vede, ci incamminiamo lungo il corso in direzione del castello borgiano, lasciando le vetture all’ammirazione dei passanti incuriositi dall’evento tanto straordinario quanto imprevisto. Giunti all’ingresso del castello, sbarrato da un imponente cancello in ferro a maglia quadrata chiuso da un grosso lucchetto, restiamo piacevolmente stupiti dall’iniziativa di Emilio Brosio che si improvvisa Cicerone e comincia a raccontarci con estrema competenza e dovizia di particolari della storia di Nepi e della fortezza finché, dopo una decina di minuti, veniamo raggiunti dalla guida trafelata, che finalmente ci apre le porte del castello. Nonostante il fortilizio, che fu condiviso in una sorta di condominio dai Borgia (governatori pontifici) e dai Farnese (principi feudatari), sia in gran parte in rovina a causa dei ripetuti saccheggi e dell’incuria dei proprietari succedutisi nel tempo, i quali in molti casi non disponevano di ricchezze tali da consentire il recupero e la conservazione del vasto complesso, la visita si estende per un tempo piuttosto lungo, che pure sembra volar via in un attimo per l’interesse dei luoghi, e culmina con la scalata della torre (sette piani collegati tra loro da ripide scale di legno, dall’aspetto poco rassicurante) dalla cui sommità si ammira un paesaggio mozzafiato che si sviluppa a 360° e dietro al quale si staglia, in lontananza, la sagoma imponente del monte Soratte,
Fattasi l’ora di pranzo, complice un certo languorino allo stomaco, i nostri turisti in MG non si fanno pregare troppo per raggiungere il ristorante selezionato per la conviviale, che per fortuna dista solo poche centinaia di metri percorsi in auto (dai drivers) o a piedi (dalla maggior parte dei navigatori).
Anche in questo caso, si tratta di un graditissimo ritorno, reso possibile grazie alla disponibilità di Emilio, contitolare di “Casa Tuscia”.
Patrizia e Maurizio, i quali gestiscono dal 2004 questo apprezzato ristorante, realizzato nel vecchio macello del paese, appena fuori le mura e dominato dalla sagoma della torre del castello, che è stato insignito di numerosi riconoscimenti e recensito con giudizi lusinghieri dalle più importanti guide del settore, ci accolgono ancora una volta con squisita ospitalità, ricordando con profondo piacere, misto a una velata punta di nostalgia, il primo incontro col Club allorché, prossimi all’inaugurazione del locale,  ci deliziarono con prelibatezze del territorio e della tradizione della Tuscia, al riparo di un gazebo appositamente allestito in piazza in occasione del già citato Settecolli. 2003. Come nelle precedenti visite (siamo infatti tornati a trovare i due nostri ospiti non appena aperto il nuovo ristorante), il servizio si rivela inappuntabile e il menu di assoluto livello, tanto che il pranzo varrebbe da solo la gita ma il raduno dei Gracchi ha ancora tanto da offrirci.
Lasciati con un certo rammarico Patrizia e Maurizio, bisogna affrettarsi verso la tappa finale del raduno: lo stabilimento di imbottigliamento dell’Acqua di Nepi che sorge a pochi chilometri dal paese, nella zona nota sin dall’antichità con il nome di Terme dei Gracchi, identificativo mutuato dalla famiglia romana che le fece edificare per sfruttare le fonti di acque minerali e le sorgenti magnesiache e sulfuree. La località che ancor oggi si chiama Graciolo, appellativo derivato sempre dalla storica gens romana, è caratterizzata da una vegetazione folta e lussureggiante che contribuisce, insieme all’acqua che scorre, a creare un microclima estremamente gradevole, specie in questa stagione dell’anno.
Patrizio Dessì, direttore dello stabilimento e MGista appassionato, si dimostra un perfetto padrone di casa avendo fatto allestire a tempo di record, nel piazzale interno solitamente riservato al carico e allo scarico delle merci, un vero e proprio circuito sul quale si cimentano in un’appassionante gara di regolarità MG d’epoca e vetture più recenti, guidate con perizia da equipaggi di varie età, accomunati da una medesima passione per il prestigioso marchio dell’ottagono.
L’essenza di questo raduno, voluto dal sottoscritto e da Patrizio, a lungo vagheggiato e finalmente realizzato, è tutta qui, a dimostrazione che differenze di età, di pensiero e di status possono essere colmate con estrema facilità e naturalezza dalla condivisione di un identico, genuino interesse che in questo porta il nome MG.
Gli equipaggi più giovani, a bordo dei modelli più recenti (F e TF), si sono comportati nei confronti di auto e colleghi più anziani in maniera esemplare, dimostrando estrema compostezza ed educazione tali da fugare ogni forma di pregiudizio e di diffidenza circa condotte spericolate e irrispettose,   
Un ringraziamento particolare agli sponsors di questo raduno: Roberto, Emilio e Patrizio e a tutti gli altri che con la loro partecipazione e con il loro comportamento hanno contribuito a renderlo unico e, forse, irripetibile mentre con la fantasia siamo già proiettati sulla prossima uscita.  

Claudio Nacca

Vedi articolo pubblicato su rivista Enjoying MG

Cinquant'anni di attività

 50ottagonale SCRITTE in RILIEVOMG Car Club d’Italia - Registro Italiano MG è un club nazionale monomarca che riunisce gli appassionati dello storico marchio inglese, con semplicità e in un’atmosfera di cordialità e amicizia. Un collante che gli ha permesso di diffondersi su tutto il territorio nazionale. 
Attraverso i Centri Regionali il Club riesce ad essere vicino a tutti i suoi soci, garantendo loro il massimo dell’assistenza. Dispone di una biblioteca specializzata e della documentazione completa sulla produzione MG, dalla quale è possibile attingere ogni tipo di informazione legata al marchio. 
Fondato a Roma nella primavera del 1973 su mandato di MG Car Club Ltd di Abingdon (fondato a sua volta nel lontano 12 ottobre 1930, nella stessa fabbrica MG) ha iniziato da subito un’intensa attività, da quel momento mai più interrotta. Nel 1990, in seno al club, è stato costituito il Registro Italiano MG.

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