Tra i monti della Tolfa - Tolfa, 3 marzo 2012

Il primo raduno del nuovo anno, in programma tra i monti della Tolfa e prontamente rinominato da alcuni “Il winter meeting de noantri”, rinviato di due settimane rispetto alla data fissata in origine a causa delle eccezionali precipitazioni nevose che hanno sconvolto il Centro Sud, si è svolto in un clima che, più che l’inverno, ha ricordato una splendida giornata primaverile.


In realtà, il tempo al mattino non si era preannunciato come dei migliori. Dopo due settimane di pieno sole che avevano fatto seguito alle nevicate di inizio e di metà febbraio, contribuendo a poco a poco a sciogliere il ghiaccio che si era formato nelle zone più alte e più interne della nostra regione, il cielo appariva grigio, velato da una intensa foschia che molti hanno scambiato per nubi. Non certo il miglior viatico per un’uscita attesa da parecchie settimane. Un po’ di delusione mista a una buona dose di scaramanzia  ha convinto i più ad abbassare le capote o a preferire le carrozzerie maggiormente stagne di berline e coupé a quelle più filanti delle spider ma non certo a rinunciare a un appuntamento lungamente atteso dopo una pausa di due mesi.
Attraverso varie tappe di avvicinamento alla meta, con altrettanti meeting point, che hanno visto via via infoltirsi le carovane di auto d’epoca, con netta prevalenza di inglesi, che si sono snodate lungo itinerari tra loro diversi, secondo la zona di provenienza,  ma tutti molto suggestivi dal punto di vista paesistico, ci siamo ritrovati a Tolfa dopo un’ora e mezza di guida divertente e rilassata. Sulla piazza principale della cittadina, cortesemente riservataci dall’Amministrazione Comunale, in uno scenario inondato da uno splendido sole comparso all’improvviso e che non ci ha più abbandonato per tutto il resto del giorno, ci siamo contati in quaranta, tra drivers e navigatori, giunti a bordo di 23 vetture, molte delle quali hanno riscosso vivi apprezzamenti dalla folla di visitatori e curiosi che le hanno potuto ammirare con tutta calma, ben disposte in parata di fronte al belvedere, ai piedi della rocca, attraverso il quale Tolfa, dai suoi 500 m di altitudine, si affaccia, come da un balcone, sulle vallate che la circondano fino a raggiungere con lo sguardo il mare di Santa Severa e Santa Marinella, che ben si distinguono ai piedi dei primi contrafforti della Maremma Laziale. Oltre alla sempre ammirata Alfa Romeo 2500 6C Aerlux Touring, con la presenza della quale l’amico Gianni, venutoci appositamente a salutare dal lontano Veneto, ha inteso ancora una volta impreziosire il raduno, e le Jaguar E-type HFC, che magnetizzano sempre e comunque l’attenzione del pubblico, l’uscita di marzo ha tenuto a battesimo la bella e rara MGA Magnette ZA di Roberto, finora mostrata a pochi intimi, per la prima volta esibita in pubblico in un contesto tanto numeroso e qualificato.
Scambiati i saluti di rito con il giovane e dinamico Assessore alla Cultura, dott. Cristiano Dionisi, il quale ha personalmente curato l’accoglienza degli ospiti per conto dell’Amministrazione Comunale, il nostro gruppo, accompagnato da due guide turistiche, si è addentrato in una piacevole passeggiata per le vie e le piazze del centro storico, spingendosi fin sulla sommità della rocca dei Frangipane, che domina la cittadina e dalla quale è possibile godere di uno splendido panorama che si offre alla visione con un angolo di 360°, spaziando dal mare di Civitavecchia fino al lago di Bracciano e all’entroterra della maremma laziale.  Sulla strada del ritorno, numerose soste per le visite alle botteghe artigiane, famose in tutto il Lazio per la lavorazione del cuoio (e in particolare per la confezione di borse, selle, stivali, gambali e di tutto ciò che è legato all’equitazione), e all’enoteca della cantina Oliveto per una degustazione degli ottimi vini prodotti nel territorio di Tolfa accompagnati da salumi e formaggi locali. Dopo una breve visita alla villa che contorna il palazzo nobiliare, oggi sede del Comune, riprese le auto abbiamo raggiunto in pochissimi minuti l’altra “Rocca dei Frangipane” ovvero il ristorante preposto ad ospitare il convivio, distante solo poche centinaia di metri dal centro della cittadina, sulla strada che scende verso Santa Severa.
Parcheggiate di nuovo le auto, disposte in bell’ordine nel piazzale sottostante il corpo dell’edificio, che sorge a mezza costa, con lo sfondo della vallata, i componenti il gruppo, spinti da un certo appetito,  smosso dalla precedente escursione e dagli stuzzichini che avevano accompagnato la degustazione di molteplici etichette, non si sono fatti pregare per prendere posto intorno alla lunga tavolata allestita lungo l’ampia vetrata della sala ristorante che consente di godere della visione dello splendido panorama, oltre che delle amate vetture,  ed iniziare ad assaporare l’altrettanto splendido menu, sapientemente composto per l’occasione dallo Chef con la collaborazione dell’organizzatore, che ha consentito di approfondire la conoscenza dei piatti più tipici di questo lembo di Maremma proposti in abbinamento con alcuni dei vini presentati poco prima.
Tra ripetuti brindisi e numerosi bis, il pranzo è volato via in un attimo grazie al piacere di ritrovarsi seduti di fronte a una buona tavola riccamente imbandita a di poter conversare amabilmente con amici vecchi e nuovi con alcuni dei quali non ci si rivedeva da tempo. Dopo aver illustrato il programma delle prossime attività e premiato con una targa ricordo Vittorio e Antonio (quest’ultimo costretto all’ultimo istante, suo malgrado, a restarsene a casa per motivi familiari) per il loro brillante piazzamento all’edizione 2012 della Coppa delle Alpi, è venuto anche il momento dei saluti e degli arrivederci alla prossima uscita. Compiuto anche questo rito, i convenuti hanno ripreso a poco a poco la via del ritorno, chi per una strada chi per un’altra. Particolarmente suggestiva, per coloro che hanno deciso far rientro in città lungo la via Aurelia o l’Autostrada Roma-Civitavecchia, la discesa verso Santa Severa che ha consentito ai drivers di guidare per oltre 20 km, percorrendo una strada provinciale ricca di curve e saliscendi, contornata da un paesaggio bucolico e da ampie radure nelle quali sono soliti pascolare allo stato brado i bovini dalle lunga corna di razza maremmana e i possenti cavalli tolfetani, in un’atmosfera che sembra rapirti e trascinarti fuori dal mondo, fissando negli occhi e nella mente un ultimo indelebile ricordo di una splendida giornata.

Claudio Nacca

Cinquant'anni di attività

 50ottagonale SCRITTE in RILIEVOMG Car Club d’Italia - Registro Italiano MG è un club nazionale monomarca che riunisce gli appassionati dello storico marchio inglese, con semplicità e in un’atmosfera di cordialità e amicizia. Un collante che gli ha permesso di diffondersi su tutto il territorio nazionale. 
Attraverso i Centri Regionali il Club riesce ad essere vicino a tutti i suoi soci, garantendo loro il massimo dell’assistenza. Dispone di una biblioteca specializzata e della documentazione completa sulla produzione MG, dalla quale è possibile attingere ogni tipo di informazione legata al marchio. 
Fondato a Roma nella primavera del 1973 su mandato di MG Car Club Ltd di Abingdon (fondato a sua volta nel lontano 12 ottobre 1930, nella stessa fabbrica MG) ha iniziato da subito un’intensa attività, da quel momento mai più interrotta. Nel 1990, in seno al club, è stato costituito il Registro Italiano MG.

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